blog made in Italy: dalla cucina all'artigianato , alla moda ... ai profumi! un giro attorno alla bella Italia
#Puerilia Dialogo con Franco Lorenzoni, Roberta Passoni, Celine Le Roux coordina Agnese Doria.
Roberta Passoni:
Loquele - Parlare insieme
Loci – Luogo
Colloquio fatto di parole e silenzi in luoghi. Racconto della creazione del luogo, scegliere momento e luogo, dove abita la poesia, con i bambini mettono in scena la poesia.
Solo conoscendo l’opera d’arte intera si può apprezzare, tuttavia la scuola frammenta.
Occorre suscitare il desiderio: c’è la fatica perché è bello avere, è desiderabile avere.
Roberta Passoni racconta : "ha scomposto una poesia e regalato i singoli brani ai bambini, dopo una settimana hanno letto ciascuno ad alta voce il proprio brano e dopo un mese hanno capito che era una poesia.
Poi ho fatto disegnare delle poesie in classe.
Hanno scritto la biografia di alcuni poeti, Maria Kowsky, e hanno capito che si puo’ scrivere poesie sulle piccole cose. Poi hanno lavorato su un brano di Leopardi e su questo faranno uno spettacolo.
Oggi per questi bambini la poesia è diventata un desiderio.
Dove abita?
C’e’ chi dice che abita nei capelli, ….
Non hanno studiato metrica , ma sono entrati dentro la poesia.
Poi in un bosco l’hanno cercata e dove la trovavano attaccavano segnali per far vedere ai genitori dove abita la loro poesia.
I bambini capiscono cosa pescare dagli adulti, per questo gli insegnanti devono nutrirsi. "
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Franco Lorenzetti
I bambini hanno piu’ da dare che da ricevere e questo gli adulti non lo capiscono.
Sostare sulle domande.
Episodio della gita scolastica … “con la V° elementare a Venezia , un gemellaggio con altre scuole per risparmiare sul viaggio … in preparazione della gita ho strappato dal catalogo del Guggenhaim le pagine e data ciascuna ad un bambino che doveva titolare a piacimento l’opera raffigurante. Arrivati a Venezia i bambini mi hanno letto i titoli: la cultura è uno specchio in cui si riconoscono una parte di sé ( orientamento) e farlo con l’arte è la cosa piu’ bella.
Perché il rispecchiamento funzioni , la classe deve fare gruppo.
Entrati nel museo correvano a cercare il loro quadro e spiegavano agli altri quello che loro vedevano e sentivano nell’opera non raccontavano la storia dell’arte”.
Sfregare limare il cervello con quello dell’altro
Ci vuole un po’ di tempo per cui un gruppo diventa curioso uno dell’altro ma è importante per l’orientamento. Gli adulti devono far scaturire il desiderio e ciascuno deve scegliere il terreno per intraprendere un percorso, qui entra in gioco anche la scienza e la matematica vedi numeri infiniti esistenza che le figure piane non esistono attraverso l’ombra del foglio di carta, i bambini sono capaci di fare scoperte per cui bisogna togliergli la marca di indottrinamento.
Cultura è relazione.
Raffaello ha fatto l’opera ma lui è morto ed è solo attraverso di noi che guardiamo la sua opera che continua ad esiste .
Un maestro non deve essere padrone della parola che è metà di chi la dice e metà di chi l’ascolta. Sempre! chi fa teatro lo sa.
Per entrare dentro un'opera un quadro ci vuole una storia, occorre sporgersi per cercare e si puo' perdere l'equilibrio
educare ha la duplice valenza di :
- portare fuori
- portare dentro: rispecchiamento introduzione darsi il tempo.
A scuola la relazione ricca è darsi il tempo per non fare una cosa da solo, ma entri nella letteratura , nella scienza, .. insieme agli altri.
Per ogni spettacolo del festival propongono una scheda pedagogica cosicchè i docenti possono lavorare con gli alunni prima dello spettacolo.
In Italia sarebbe importante che gli insegnanti delle elementare dialogassero con quelli delle medie e superiori per approfondire i modi di comunicazione e dialogo con gli alunni.
Importante anche è aprire i saper per entrare dentro un'opera o un testo. E' un dovere entrare dentro una battaglia di storia capire i personaggi e cosa hanno fatto, almeno una cosa all'anno va approfondita perche' il computer da conoscenza compulsiva mentre su questo argomento su cui si sceglie di lavorare occorre andare a fondo per costruire relazioni e lottare contro la semplificazione che è il peggior nemico.
La responsabilità è stare dentro la complessità e buttare via i manuali e cominciare a leggere i libri
cercare allenze nella scuola è possibile ( vedi Giove).
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Celine
racconta del suo festival e dello spettacolo in cui un gruppo di spettatori diventano attori e devono fare i gesti di quello che gli viene detto in auricolare, ad un certo punto si ritrovano a ballare e la cosa bella è che si ritrovano ad essere loro stessi a fare lo spettacolo, e durante le varie repliche nessuno si è ritirato prima della fine dello spettacolo.
Il festival propone una relazione diversa rispetto all'arte , una comunità che percepisce il festival come spettatore, un'immersione che lascia una traccia che ognuno si porta dentro nel tempo, come un terreno di fedeltà che porta lo spettatore a tornare e a perdersi nel tempo del festival e nel teatro: perdere tempo è il modo per prendere tempo per sè , quindi un tempo lungo o dilatato come terreno fertile per prendersi cura di noi stessi.
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